UN INSEGNAMENTO PER I CALCIATORI DEL LUGANO


E’ capitato ai giocatori del Lugano, squadra
che fa parte del campionato svizzero di Super League. Dopo aver perso la
partita contro il Thun per 5 a 2, la squadra di Paolo Tramezzani, allenatore, ex secondo di De Biasi sulla panchina
dell’Albania e volto televisivo della RAI, ha deciso di andare a visitare un’azienda
metalmeccanica di Lugano. Sveglia alle cinque del mattino e un’ora dopo tutti
accanto agli operai per ricordarsi cos’è la vita vera, fatta di fatica e di
sacrifici per andare avanti. Un insegnamento che è bene non dimenticare mai,
anche per i calciatori che sono strapagati e vivono un mondo a parte, quasi
fosse protetto da una campana di vetro. E’ il sudore della gente comune, quella
meno fortunata, quella soggetta a lavori usuranti, quella che fa i turni e che
limita le proprie esigenze personali per amore della famiglia e dei figli. Non
è facile retorica questa, ma più semplicemente un atto di riflessione voluto da
Tramezzani che più che apparire punitivo per la mancanza d’impegno della sua
squadra, ha il significato di una presa di coscienza individuale che ha lo
scopo di valorizzare la fortuna di fare il calciatore e di guadagnare fior di
denaro, facendo un lavoro che piace. Una decisione che condividiamo appieno per
il coraggio di far maturare dei ragazzi che spesso stentano a crescere, perché vivono
nella bambagia protettiva di tutto ciò che forse vera vita non è. Il nostro
plauso va dunque a Paolo Tramezzani, allenatore di calcio e uomo dalle grandi
vedute umane.
Salvino
Cavallaro