IL TORO CONQUISTA LA TERZA VITTORIA CONSECUTIVA.


Dopo la partita di
campionato Bologna Torino, si possono fare mille discorsi e abbandonarsi pure a
quelle innumerevoli dietrologie tecnico – tattiche che metterebbero il Toro
nella consueta quanto persino instabile mediocrità di base. Ma la realtà è che
la squadra di Ventura, nel finale di campionato sembra farsi perdonare ciò che
l’ha resa volubile e anche (diciamolo pure) brutta da vedersi. Un 1 a 0 conquistato
su rigore dal “gallo” Belotti nei minuti di recupero, che fa pensare a una
buona condizione mentale nel voler credere fino all’ultimo di poter conquistare
una vittoria, che in altre partite non c’è stata. Il match non ha offerto spunti
emozionali di gran gioco, se non nella circostanza del palo colpito da
Giaccherini e da un tiro di Martinez. Il resto è stata noia. Tuttavia, come
dicevamo, l’aver conquistato un risultato che per i granata è il terzo di fila,
ha un grande significato, visto che al Toro difficilmente succedono certe
continuità di risultato positivo. E, mentre Donadoni è molto arrabbiato con la
sua squadra per avere offerto una prestazione incolore, non solo per le assenze
di Destro, Mounier, Donsah e Gastardello in panchina, Ventura se la gode
giustamente per le sue scelte che, una volta tanto, sono state azzeccate. Il
tecnico granata, infatti, ha lasciato in panchina Maxi Lopez alle prese con un
attacco influenzale, ed ha schierato Belotti e Martinez. A centrocampo c’è da
registrare il ritorno di Baselli con Benassi a riposo per un risentimento muscolare
e, nella linea di difesa a tre, Ventura ha schierato Bovo al posto di
Maksimovic. Insomma, tutto è bene ciò che finisce bene, anche se c’è da
sottolineare la crescita esponenziale del “gallo” Andrea Belotti, che con i
suoi 10 gol all’attivo sta diventando lentamente l’idolo della tifoseria
granata. Adesso il Toro deve continuare su questa strada. Fare punti e
conquistare autostima e crescita di gruppo, è la priorità su ogni altra cosa.
Il gioco verrà con il tempo.
Salvino
Cavallaro