LA CINA FRENA LA PAZZIA DEI COSTI DEL PALLONE


“Sarà
introdotto un tetto ai salari e ai costi dei cartellini per controllare gli
investimenti irrazionali e sarà introdotta una supervisione delle finanze dei
club per contenere i prezzi dei giocatori all’interno di un limite ragionevole”. Sono parole
chiare che sono state ufficializzate dall’Amministrazione Generale dello Sport
Cinese, a seguito degli acquisti a cifre a dir poco pazzesche dell’ex Chelsea
Oscar da parte dello Shanghai SIPG e di Tevez che è passato dal Boca allo
Shanghai Shenhua. Non è ancora dato sapere di quanto sarà il tetto imposto
dalle autorità sportive cinesi, ma riteniamo che questa sia una presa di
posizione giusta e anche esemplare in un mondo del pallone che ormai ha
oltrepassato ogni limite del ragionevole senso del pudore. E, se pensiamo che per
acquisire il cartellino di Oscar sono stati spesi 60 milioni, mentre a Tevez è
stato assicurato un salario di 38 milioni netti a stagione, beh allora possiamo
davvero dire che l’offesa al mondo è davvero totale. Ma se è chiaro che queste
operazioni del calcio cinese sono atte a sveltire in fretta la crescita tecnica
al cospetto delle altre società occidentali, non è ammissibile che siano stati offerti
ben 100 milioni per assicurarsi le prestazioni di Messi e Cristiano Ronaldo. Questi
cinesi fanno davvero sul serio, perché oltre ad avere un grande potere
economico di base, attraverso il denaro intendono disarmare la concorrenza
delle più forti squadre europee. E allora ben vengano le riduzioni ai salari e
ai costi dei cartellini, perché questo calcio ha bisogno di respirare un’aria
nuova auspicata ormai da troppi anni. Già, quell’aria nuova che vuole anche
dire rispetto per la gente comune.
Salvino
Cavallaro