TORO PER UOMINI, UOMINI DA TORO.


Per celebrare i 70 anni della
tragedia di Superga, venerdì 4 ottobre all’Auditorium di Borgo San Dalmazzo in
provincia di Cuneo, si svilupperà un evento sportivo e culturale di sicuro
interesse. Una mostra e due serate con gli ex calciatori Fossati e Cereser, in cui sarà presentato il libro dello scrittore Claudio Calzoni “Gente e luoghi del Toro”
edito da Yume. Sabato 5 ottobre ci sarà invece l’inaugurazione della mostra
Art Gallery La Luna, mentre venerdì 25 ottobre ci si potrà divertire in una
serata con i comici Marco e Mauro,
nel corso della quale saranno proiettati i film “Natalino Fossati, una vita per il Toro” e “Ora e per sempre”. Storie
e personaggi del mondo granata che ben s’intersecano tra racconti, ricordi e
aneddoti del vissuto della mitica squadra del Grande Torino. Eppure sembra incredibile come la vastissima letteratura
granata riesca ancora a interessare i suoi appassionati lettori, nonostante i
numerosi testi e le fotografie immortalate che profumano ancora di fresco,
proprio come se il racconto e la tragedia del Grande Torino fosse accaduta ieri
e non 70 anni fa. Sembra una magia, sembra un racconto che le nostre orecchie,
il cuore e la mente sono sempre bendisposte ad ascoltare, a recepire, a vivere
intensamente come qualcosa che ci appartiene profondamente, anche se quando
tutto è successo tu non eri ancora nato. Ma è proprio questa la bellezza di un
vissuto speciale, che autori appassionati come Claudio Calzoni e tanti altri
scrittori del mondo granata, ci trasportano in un periodo storico in cui, anche
se non siamo stati testimoni oculari, è come se ci fossimo stati a vivere il
pianto, la commozione profonda di una tragedia che sarà ricordata sempre,
proprio come i fasti sportivi, le vittorie e i trofei vinti da quella squadra
capitanata da Valentino Mazzola, che la storia decanta come “Invincibili”. E
allora non possiamo fare altro che apprezzare gli sforzi organizzativi di
eventi culturali come quelli organizzati a Borgo San Dalmazzo, in cui si
evidenzia lo spirito di partecipazione, la voglia di incontro e di relazione con
chi vive ancora oggi con orgoglio il vissuto del Grande Torino.
Salvino
Cavallaro