VIAREGGIO CUP. LA PRIMAVERA DEL TORINO PERDE AI RIGORI.


5 a 4 per il Sassuolo e per la squadra
Primavera del Toro svanisce il sogno di disputare l’ennesima finale. I ragazzi
di Coppitelli sfiorano un altro miracolo e tornano a casa a testa alta,
consapevoli di aver disputato il Torneo di Viareggio in maniera eccelsa. D’altra
parte non si spiegherebbe altrimenti, vista l’importanza di un torneo che ha
messo in vetrina squadre ad alto
livello. Arrivare in semifinale, sfiorando per un soffio la possibilità di
disputare la finale, spiace ugualmente. Già, perché essere usciti alla lotteria
dei rigori, dopo aver disputato un primo tempo superbo per intensità agonistica,
fa davvero male. Tuttavia, l’impronta tecnico tattica data da mister Coppitelli
a questa squadra, dà la garanzia di un presente e un futuro che fa ben sperare
per il prosieguo professionale dei suoi ragazzi. Cucchietti, Tofanari, Rivoira,
Friedenlieb, Giraudo, D’Alema, Rossetti, Berardi, Piscopo, Traore, Tobaldo, Millico,
ma anche Savatovic, Coppola, Auriletto, Gjuci, Samakè, Viola, Luise,
Buongiorno, Dieje, Mele, Bedino, che fanno parte della rosa granata, sono ragazzi
che per quello che hanno saputo mettere in luce in questo Torneo di Viareggio,
meritano un forte plauso capace di stemperare l’innegabile amarezza. Lo 0 a 0
che si è protratto fino ai tempi supplementari, parla di un Torino sceso in campo
senza paura e con una voglia di calcio propositivo che per lunghi tratti della
gara ha messo alle corde un Sassuolo che ha ribattuto soltanto in contropiede.
Possiamo dire con assoluta certezza che alla squadra allenata da mister
Coppitelli è mancato soltanto il gol. Una finalizzazione di gioco che avrebbe potuto
dare un senso alla superiorità tattica dimostrata dai granata. Nella ripresa i
neroverdi del Sassuolo sono scesi in campo con un altro cipiglio e in più d’una
occasione hanno messo in seria difficoltà il portiere granata Cucchietti, il quale si è superato in alcune parate di notevole capacità. Intanto la
partita non si è sbloccata nemmeno nei tempi supplementari, e così si è andati
direttamente ai calci di rigore. Il resto lo abbiamo già detto. Il Torino torna
dunque a casa tra l’amarezza e la consapevolezza di un’esperienza che è stata capace
di aumentare l’autostima di ragazzi che meritano di indossare la gloriosa
maglia granata.
Salvino
Cavallaro